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Simona si embolizza a Cagliari

Simona, bella, brava e simpatica si sta per embolizzare a Cagliari. Il dottore si occuperà di lei egregiamente e Simona è più che serena.

In questi anni abbiamo raccontato tante realtà ospedaliere d’eccellenza,questo è uno dei tanti radiologi interventisti bravi che potete trovare in ospedale.

Forza Simona, il dottor Spinelli Alessio a Cagliari farà un ottimo lavoro!

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Salva il tuo utero

FIBROMI DIMEZZATI DOPO TRE MESI

Tatiana ci aggiorna ed è un ottimo aggiornamento. Lei è una giovane donna con una bambina, il suo percorso di vita non è stato affatto facile, una separazione, una lesione da papilloma virus poi diventato carcinoma e poi i fibromi. Operata per il carcinoma, per stesso suggerimento del suo ginecologo/oncologo ha scelto di non rinunciare al suo utero per i fibromi uterini, patologia benigna. Nessuno le aveva parlato di Embolizzazione Uterina, era arrivata ad avere i valori del sangue talmente bassi da mettere a rischio la sua salute, le emorragie mestruali erano terribili e le prospettavano la sola isterectomia.

Il ragionamento di Tatiana non fa una piega, non ha tolto l’utero per il carcinoma, ma che se lo deve togliere per dei miseri fibromi? Giusto!

Si è embolizzata circa tre mesi fa, alla prima risonanza magnetica pelvica con mezzo di contrasto ha potuto festeggiare, grazie a una espulsione e alla colliquazione la massa è regredita, se prima la misura maggiore era  14 cm ora è 7 cm. Espulsione, colliquazione, cosa sono queste cose?

Alcune volte i fibromi embolizzati vengono espulsi dal corpo, escono da soli, non occorre far nulla. Così è successo a Tatiana. Altri colliquano, ossia si liquefanno ed escono fuori liquidi, anche questo è successa a Tatiana, per le suddette ragioni la regressione centimetrica è stata così veloce. Il terzo metodo è lo “smaltimento” tramite il sistema immunitario.

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Ricordiamo, visivamente, com’è la colliquazione e l’espulsione:

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L’espulsione è questo che vedete, il fibroma esce, un pezzo, per intero… La colliquazione è un liquido rosato e un po’ appiccicoso.

Beh, Tatiana ora non è più costretta a quei pannoloni terribili che portava

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Tu Puoi

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DI LISA

Lisa ha piacere di condividere con noi il suo “Punto della Situazione”; le riflessioni sul dopo sono sempre importanti dato che si parla molto del prima, ma il dopo passa in secondo piano. Invece no! Noi oggi vogliamo parlare del dopo e lo faremo tramite lo scritto di Lisa che, all’epoca, si affidò al Dottor Morucci del San Camillo di Roma.

L’intertervento di embolizzazione: Il tempo dei fatti

Eccomi qui, felicemente embolizzata!

Dalla capitale, dove mi sono sottoposta ad embolizzazione, dopo una settimana di riposo nelle terre di romagna dove abito, ho attraversato il Po verso nord, a fare visita ai miei genitori. Mia mamma mi accoglie a braccia aperte, ed esclama ‘Stai benissimo ! E’ ritornata la tua luce negli occhi!’.

Ebbene sì, mi sento rinata, sto riprendendo energia ,e soprattutto sono certa che la luce che mi è tornata negli occhi sia quella dell’aver superato il periodo nero pre scoperta-embolizzazione e dell’orgoglio di avere scelto l’opzione meno invasiva e giusta per me.

In strada per il ritorno verso casa, la mia mente torna a ripercorrere gli ultimi tempi, rivedendo il tutto come passato e lontano, anche se in realtà non è passato molto tempo.

Ripenso a quando nella disperazione, per caso ho scoperto la tecnica mini-invasiva di abbattimento dei fibromi, a quando ho parlato per la prima volta telefonicamente col radiologo interventista, a quando mi sono precipitata a Roma alla visita, a quando ho condiviso la scelta dell’embolizzazione con tante altre donne che nel corso di questo periodo ho visto passare dalle flebo di trasfusioni alle giornate di spensieratezza al mare, a quando temevo di come avrebbe reagito il mio organismo a tutto ciò, ed allo scetticismo con cui mi guardavano le persone che non conoscevano questa tecnica.

E di come tutto è diventato realtà anche per me, nel momento in cui ho avuto la conferma della data dell’intervento; quella sera di rientro al lavoro ero così contenta ed allo stesso tempo così in ansia che ho sbagliato uscita dell’autostrada. Già: quando la data è definitiva, arriva la consapevolezza che a breve si risolveranno i problemi causati dai fibromi, ma allo stesso tempo c’è l’ansia dell’intervento e della necessità di organizzare tutto: il periodo si assenza dal lavoro, dai familiari, dalla casa, e la trasferta in un’altra città, e tutto il necessario per l’ospedale.

L’ansia mi ha aggrovigliato lo stomaco fino alla mattina dell’intervento e magicamente svanita nel momento stesso in cui ho visto venirmi incontro Morucci che mi ha accolta in sala di attesa. Da lì sapevo di essere al sicuro, che c’era lui, la sua equipe ed il personale del reparto che si sarebbero presi cura di me. Ti mettono a tuo agio, scherzano con te, ed in un lampo tutto era passato, il giorno dopo ero in piedi e pronta per tornare a casa!

Tanti volti, tante voci, tante parole scritte di tutte le persone che mi hanno supportata, aiutata e con cui ho condiviso questo periodo della mia vita saranno sempre con me. Ora la palla sta a me, per informare ed aiutare altre donne.

Grazie a Lisa per aver condiviso con tutti i suoi pensieri.

Ricordo come nel post in alto, nella pagina Facebook, trovate almeno dieci ospedali, da nord a sud, con nomi di radiologi interventisti.

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Tu Puoi

FIBROMA ESPULSO PER INTERO E SEZIONATO. ECCO LA FOTO

Eccoci qui con un nuovo capitolo de “I fibromi espulsi per intero”. Stavolta lo abbiamo anche in versione sezionata. E’ il fibroma di Maria Teresa, una donna che vive nei pressi di Frosinone e che dopo essersi felicemente sottoposta a embolizzazione uterina è riuscita ad espellere il suo mostriciattolo. Vediamo la foto. Quel fibroma le aveva provocato un’anemia davvero terribile, davvero invalidante.

L’espulsione è avvenuta dopo contrazioni uterine, anche abbastanza dolorose (ma ricordatevi che i farmaci ci sono e possono essere presi, anche il Contramal, il Toradol e tutto l’ambaradam che la medicina ci mette a disposizione). Al tatto è “molliccio” ma compatto, sezionato appare di colore bianco, morbido ma, appunto, compatto. Odore pungente. L’espulsione è avvenuta naturalmente, senza alcun ausilio o necessità di intervento, si è semplicemente staccato grazie alle contrazioni e la forza di gravità l’ha fatto uscire dalla vagina. Il dopo non ha implicato  alcun intervento, non c’è stato bisogno di fare niente, semplicemente prima il fibroma c’era e ora non c’è più.

Nel caso della signora, all’inizio del tutto, le era stata proposta l’isterectomia come unica soluzione.

La signora ora lavora, vive normalmente, si gode la sua famiglia e butta fuori micro residui di quel fibroma in foto. Il tutto è fatto, l’utero è pulito, come nuovo.

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Scientific Edition

Tu Puoi.

DA 21 CM A NIENTE,GRAN FESTA PER CARLA! ABBIAMO LE PROVE,ECCOLE.

Carla aveva una massa di ventuno cm, le avevano detto che era da togliere tutto, anche in virtù del fatto che ha 51 anni e quindi, ormai… Ormai niente! Carla in pochi mesi ha smaltito tutta la massa, embolizzata a fine maggio oggi non ha più niente. Non ci credete? Ho le prove, ci sono i referti e Carla li vuole divulgare ai quattro venti. Condividete.

Ci sarà qualche donna che si trova nella sua stessa condizione e potrà giovare di questa documentazione. Se qualcuno vi ha detto che non c’è speranza per voi guardate Carla e la sua storia, è un esempio concreto, evidente, lampante che anche i casi considerati “disperati” possono trovare una soluzione.

Nel caso di Carla lei scelse il Dottor Morucci del San Camillo di Roma, anche Lisa di Ravenna, ora, è al quinto piano del Padiglione Puddu del San Camillo di Roma per embolizzarsi. Abbiamo un’altra nota si servizio interessante, Udine e l’ospedale di Udine, Laura ha preso accordi con il Dottor Sponza e si embolizzerà con lui.

Dopodomani Paola si embolizza all’Ospedale di Piacenza con il bravo Dottor Michieletti.

Ma torniamo a Carla, ci siamo emozionati tutti nel gruppo Whatsapp, è stata una gran festa di anime. Carla ci tiene a far vedere la sua foto con il dottore e io pubblico anche quella, è umanamente comprensibile una gran riconoscenza verso qualcuno che ti tira fuori da una situazione terribile che non ti fa più dormire!

Evviva Carla, evviva l’Embolizzazione Uterina, evviva tutti questi ospedali pubblici!

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Siamo tutti molto emozionati, molto. Carla se lo merita, ha una vita davanti, voleva conservare il suo corpo integro e c’è riuscita. Un ringraziamento a tutti e a Carla per aver voluto condividere i referti e la foto.

Buona vita mia cara, ce l’hai fatta!

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Tu Puoi

A DISTANZA DI UN ANNO…

Francesca si è embolizzata al Niguarda di Milano un anno fa; come tante tra noi si era sentita proporre l’isterectomia come unica soluzione, incuriosita dall’Embolizzazione Uterina, tecnica praticata da decenni in Radiologia Interventistica, si è felicemente sottoposta al trattamento. Guardiamo insieme il prima e il dopo di Francesca, referti alla mano. Gli esami diagnostici sono sbalorditivi, le masse sono regredite e con esse il volume dell’organo che le conteneva. Niente più sintomi, di nessun tipo.

 

Direi che i referti parlano chiarissimo, la qualità di vita di questa donna è notevolmente aumentata tornando ad essere a un livello ottimale, Francesca ha trovato un nuovo lavoro ed è felice di poter affrontare la sua vita senza più doversi preoccupare delle emorragie mestruali che le avevano devastato l’esistenza. Francesca è anche felice di aver risolto il suo problema senza dover ricorrere una mutilazione, nonostante non abbia avuto figli e non sa se ne vorrà in futuro, probabilmente no, il suo organo se sta lì un motivo c’è, a prescindere dal desiderio di gravidanza, in effetti l’utero serve anche per sostenere la zona pelvica e prevenire fastidiosissimi problemi come il prolasso della vescica.

Buona vita Francesca, complimenti per esserti fidata, hai visto, hai fatto bene!

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Tu Puoi.

DISAVVENTURE DI SANGUE

Le donne che soffrono di emorragie mestruali sanno benissimo che a quel tipo di problema difficilmente si riesce a porre rimedio. Gli assorbenti normali non bastano. Leggiamo insieme un po’ di disavventure capitate ad alcune di noi. Macchiare una sedia, un pantalone, un vestito… Un incubo comune.

[16:04, 26/7/2018] LisaRavenna: Benvenuta Valentina!
[16:09, 26/7/2018] LisaRavenna: oggi vi racconto una delle mie situazioni imbarazzanti dei giorni di ciclo , che da tre anni progressivamente sta diventando sempre abbondante e che ovviamente ha richiesto il progressivo passaggio da uso di assorbenti interni normali ad assorbenti maxi assorbenza ali lunghi notte. Al penultimo ciclo: primo giorno, imbottita di pastiglie, riunione da un nuovo cliente pantalone nero e camicia lunga per coprire tutto. non potendo ogni ora alzarmi (con tanto di borsa) per correre al bagno , ho resistito. insomma a fine mattinata ho lasciato delle macchioline sulla sedia….[16:14, 26/7/2018] LisaRavenna: per non contare tutte le volte che mi devo alzare per andare a fare la pipì
[16:14, 26/7/2018] LisaRavenna: piuttosto imbarazzante

[16:12, 26/7/2018] MariaConcettaPalermo: Io primo intervento 7 anni fa con taglio cesareo,il secondo 3 anni fa e dopo un ciclo emorragico a novembre la mia ginecologa voleva fare il terzo intervento e dopo il mio rifiuto mi ha proposto l’embolizzazione
,che ho fatto il 26 marzo… E da li la rinascita.

[16:12, 26/7/2018]HalyaRoma: Ciao Lisa , mi dispiace molto per te, anche io avevo macchiato la sedia, ma della mia suocera 😱😱😱, dopo questo incidente mettevo due mutande con due assorbenti: se uno si bagnava, l’altro lo doveva fermare… (tutto il sistema mio), sarebbe da ridere se non fosse da piangere ..

 

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